Blog FAMILY MANAGEMENT: IL SUCCESSO SUL LAVORO E IN FAMIGLIA | Paolo Ruggeri - Miglioramento personale, crescita imprenditoriale
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18/12/2015
FAMILY MANAGEMENT: IL SUCCESSO SUL LAVORO E IN FAMIGLIA
Molti imprenditori di successo ritengono che per gli affari sia più importante scegliere il partner giusto piuttosto che il direttore generale giusto.

Con la persona che ti sta vicino dovresti condividere tutto, anche ciò che riguarda la sfera professionale. Perché in fondo la sfera professionale e quella famigliare hanno sempre molti più punti in comune di quanto sembri e si influenzano vicendevolmente, in modo tale per cui un problema vissuto sul lavoro potrebbe influire anche sulla vita di coppia e viceversa.

La tua vita di coppia, quindi, dovrebbe tenere in considerazione anche la sfera professionale. Nello specifico dovresti pensare a questi punti:

1) Il tuo successo nel business è una meta condivisa anche dal tuo partner?

2) La persona che ti sta vicino è felice perché stai avendo successo come individuo oppure il vostro è un progetto di squadra?

3) Avete un progetto comune di vita a 5 e 10 anni?
La parola chiave è programmare, progettare il futuro.

Il ciclo di azione di qualsiasi cosa, visto in modo approssimativo, è nascita, crescita e declino. Le cose nascono, sopravvivono, crescono e poi iniziano a decadere fino a scomparire. Analizzando megliole cose però, ci rendiamo conto che in questo modello vi sono delle dinamiche precise. Le cose avvengono per dei motivi:

- Creare: qualcosa nasce da piccole cose
- Intensità della creazione: dalle piccole cose la creazione si intensifica, ciò che è nato inizia ad espandersi
- Creare e contro creare: quando qualcosa cresce iniziano a nascere piccole incomprensioni, emergono delle difficoltà. Inizi ad un certo punto a combattere contro qualcosa che hai creato tu. Di fatto però stai combattendo contro te stesso.
- Nessuna creazione: Da queste dinamiche scaturisce l’assenza di creazione.
- Nulla: A causa dell’ assenza di creazione le cose deperiscono e smettono di esistere.
Nel rapporto di coppia avviene proprio questo. Quando si smette di progettare, di creare, finisce tutto. Per tenere vivo un rapporto è quindi necessario avere costantemente dei progetti e degli obiettivi di coppia.

Il risultato finale di una coppia dovrebbe essere:
Un’unione che rende tutti i suoi componenti più forti e che permette ad ogni membro della famiglia di poter affermare con successo la propria individualità.
A volte purtroppo accade il contrario, cioè capita che ci siano delle relazioni che rendono entrambi gli individui che la compongono più deboli.

Questo è motivato dal fatto che a volte si tende a dare la responsabilità della proprio livello di felicità e del proprio successo all’altra persona. In realtà la causa di tutto sei tu. Se ti metti in questo ordine di idee e se ti prendi cura della felicità dell’altra persona e la aiuti a raggiungere i propri obiettivi, allora la coppia può ottenere un risultato di valore.

La vita funziona un po’ come una partita di pallavolo: da una parte ci sei tu con i tuoi compagni di squadra, con i tuoi alleati, dall’altra parte della rete ci sono i tuoi avversari.
Esistono 8 aree del vivere: ogni area in cui hai successo prendi un punto e porti un compagno nella tua parte di campo. L’obiettivo è superare i 4 punti, altrimenti giochi in inferiorità numerica e sei destinato a perdere la partita!

Le aree del vivere sono:

1) Prenderti cura di te stesso nella vita come individuo fisico: nutrirti, curarti, dormire, etc…
Ad esempio, io qui sono abbastanza bravo, faccio sport, mi curo… però essendo spesso in giro non sempre riesco a mangiare sano: diciamo che prendo ½ punto

2) La relazione di coppia: prenditi cura dell’altro:Tradisci la tua compagna? Ti becchi 0 punti. Bhe anche qui mi sento di essere abbastanza bravo: sono ancora innamorato e coinvolgo sempre mia moglie in qualsiasi decisione. Però sono un po’ troppo in giro per il mondo: arrotondiamo per difetto (mi do ½ punto).

3) Essere parte di un progetto di gruppo: cospirare con altre persone per raggiungere una meta
E qui sono molto bravo! Ho costruito un grande gruppo in azienda (mi do 1 punto)


4) Personale contributo al miglioramento dell’umanità: fare qualcosa per migliorare la vita delle persone, senza ricevere in cambio un compenso
Adotti un bambino a distanza con l’unicef? Bhe è già qualcosa però ti becchi non più di ¼ di punto. Anche qui sono bravo: OSM kids ad esempio è un progetto senza scopo di lucro in cui ci impegnamo a diffondere nelle scuole quei valori che porteranno i bambini ad avere una vita personale e professionale felice e di successo. Diciamo che mi do 1 punto


5) Prenderti cura della natura: fare qualcosa per salvaguardare l’ambiente.
Fai la raccolta differenziata? Giri in bicicletta, insomma ti prendi cura dell’ambiente intorno a te? Io qui sono bravo ma a volte sono un po’ distratto: mi do ½ punto


6) Contributo personale a migliorare l’ambiente fisico in cui viviamo: fare qualcosa per rendere più bello l’ambiente
E qui prendono punti gli artisti, gli architetti…io mi prendo 0 punti!


7) Prenderti cura di te stesso come essere spirituale: il tuo impegno a conoscere il tuo essere spirituale
Siamo essere spirituali con un’esperienza terrena, non il contrario. Ti prendi cura della tua anima o pensi solo ai soldi? Qui mi impegno, tanto, mi do 1 punto!


8) Rapporto personale con il divino: i fisici hanno capito che la parte più importante della materia sono quelle che non si vedono. Sono quelle forze invisibili che uniscono ciò che si vede. La materia è solo una piccola parte dell’universo e se tutto sembra piccolo è perché stai guardando solamente ciò che appare.


Qui posso ancora migliorare, mi do ½ punto e gioco la mia partita della vita 5 contro 3…andimo a vincere!


Paolo Ruggeri


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