Blog GLI STATI UNITI E IL VALORE... | Paolo Ruggeri - Miglioramento personale, crescita imprenditoriale
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24/08/2011
GLI STATI UNITI E IL VALORE...
Torno da un viaggio di lavoro/vacanza negli States. Passare del tempo là è sempre bello. In america si vive davvero bene e, nonostante il mio sarà un articolo anche un po' critico, devo ammettere che le opportunità negli Stati Uniti sono dappertutto (ma per fare business là ci vogliono le palle in quanto non ti regala niente nessuno...).



Pur lasciando perdere la tempesta economica di Agosto a seguito del declassamento del debito americano e dei guai del debito europeo, devo dire che la sensazione che mi sono portato a casa dagli Stati Uniti è che inizino a rendersi conto che non esistono scorciatoie alla creazione del valore. Le cose che mi sono rimaste impresse:



a) Il debito pubblico americano negli ultimi dieci anni è passato da circa 5,5 trilioni di dollari a quasi 15, quasi triplicato. Molte di queste spese sono state fatte per la guerra, altre sono state il "programma di rilancio" di Obama, fatto sta che una grande spinta alla crescita di quel paese è stata ottenuta stampando più soldi. Ce ne possiamo anche rendere conto guardando all'evoluzione del cambio Euro-Dollaro degli ultimi sette anni. Il dollaro ha progressivamente perso valore rispetto all'Euro perché ne continuovano a stampare...



b) La speculazione immobiliare è stata un'altra grande fonte di finanziamento per tutto il sistema americano. Negli USA le tasse di proprietà sugli immobili si aggirano attorno al 2% annuo che si applica sull'ultimo prezzo di acquisto/vendita dell'immobile. E' paradossale ma la grande speculazione del real estate americano ha permesso sia ai proprietari di case di prendere un sacco di soldi a prestito (continuando a rifinanziare lo stesso immobile che aveva via via più valore e facendosi pagare in cash la differenza) ma lo stesso ha aiutato a finanziare di brutto numerosi governi locali che vedevano il loro 2% annuo continuare a gonfiarsi.  



Ora la festa è finita. Il sistema dei Tea Party insiste perché si smetta di stampare denaro a destra e manca. La California è sull'orlo della bancarotta e il Governatore dice che "dobbiamo renderci conto che non possiamo più permetterci lo stesso tenore di servizi che avevamo prima...", numerose contee e municipi tagliano, tagliano e tagliano per far tornare i bilanci. 



Ora, gli Stati Uniti sono un paese immenso. Non è possibile fare di tutta un'erba un fascio come sto facendo io. Ci sono alcune aree cmq in forte espansione. Ma l'impressione con cui torno a casa è che anche negli States si è arrivati a capire che se si vuole più soldi, se si vuole migliorare o anche solo mantenere uno standard di vita elevato, serve ritornare a produrre valore. Non esistono scorciatoie.



Paolo Ruggeri








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